martedì 5 luglio 2011

NIDI BOLOGNA. MARZOCCHI: NON SI PUÒ NON DECIDERE

«NON CULLARSI SU ALLORI, TROVARE IL CORAGGIO DI INNOVARE»

(DIRE) Bologna, 5 lug. - La vicenda dell'accordo prima raggiunto
e poi stracciato seguito alla scelta del Comune di procedere
autonomamente «è un esempio chiaro dell'esercizio della
responsabilità: facciamo proposte, cerchiamo di lavorare
insieme, ma alla fine si deve decidere; è difficile ma è la
politica nel bene e nel male». Per cui, Teresa Marzocchi,
assessore regionale al Welfare, si dice «contenta» che, alla
fine, si sia deciso di andare avanti su una strada (il Comune
adotterà le modifiche al servizio nidi da settembre): «Abbiamo
delle responsabilità, siamo stati incaricati di svolgere ruoli
di secondo livello per gestire le problematiche del quotidiano e
non possiamo tenere la gente a guardare» chi deve decidere e non
lo fa.
Sui nidi, Marzocchi aggiunge che «c'è un passo enorme da
fare», e bisogna cominciare a ragionare di un «sistema
dell'infanzia che ruota attorno ad uno zoccolo duro», cioè gli
asili a gestione pubblica. Su questo modello in mano al pubblico,
in Emilia-Romagna «siamo stati i primi ma non dobbiamo cullarci
sugli allori. Siamo stati bravi a fare la qualità quando avevamo
i soldi- afferma Marzocchi- ma ora la sfida è un'altra». E si
gioca ribadendo «un'identità fortissima del pubblico» ma anche
sul «coraggio di aprire l'accesso al sistema ad altre realtà».
Fermarsi a riflettere su questo, «non significa tornare
indietro», aggiunge Marzocchi che non si addentra nel cercare di
definire quanta quota di servizio va gestita dal pubblico e
quanta dal privato. Ribadisce che programmazione e controllo
vanno lasciati alle amministrazioni, ma soprattutto sottolinea
«che questo si può fare se un certo livello quantitativo del
servizio è in capo al pubblico», una sorta di quota «di
garanzia» dell'intero sistema.(Da Agenzia Dire)